Le lavorazioni agrarie sono interventi eseguiti con macchine agricole allo scopo di creare l’ambiente idoneo ad ospitare le coltivazioni agrarie.
Sono varie le fasi di lavorazione che consentono al seme di avere una germinabilità e quindi alla pianta di prosperare ed essere messa in condizione di produrre in qualità e quantità.
Arieggiare il terreno mediante aratura, consente di avere le condizioni ottimali per favorire la crescita delle radici. Tale lavorazione permette di interrare e miscelare i residui colturali delle precedenti coltivazioni riducendo la flora infestante, incrementando la sostanza organica e migliorando le caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche del terreno.
La rippatura o ripuntatura antecedente l’aratura e la successiva fresatura e/o discatura per la preparazione del letto di semina, consentono di aumentare la permeabilità del terreno favorendo la ritenzione idrica e il drenaggio dell’acqua in eccesso.
Le innaffiature sui prati polifiti e sul mais con l’utilizzo delle turbine, sono essenziali per avere un buon raccolto
La trebbiatura viene eseguita per raccogliere il prodotto maturo
L’ imballaggio dello scarto del prodotto della trebbiature – paglia e/o stocchi del mais – viene utilizzato per i letti del bestiame da cui poi si ricava il “letame” utilizzato per le concimazioni dei campi.
Per il taglio dei prati si utilizza la “falciacondizionatrice” a cui fa seguito l’imballaggio del fieno che viene utilizzato per l’alimentazione del bestiame.
Lo stoccaggio del fieno, della paglia, o degli stocchi del mais avvengono mediante l’utilizzo di pale caricatrici